Cecilia Caldarola volontaria presso le Nazioni Unite

Lima, 5 luglio 2019

Grazie alla mia scuola ho ricevuto il grande dono di svolgere la mia esperianza in Peru' presso le Nazioni Unite e l'Asilo de Ancianos desamparados, un centro di riposo per anziani. Ho ricevuto il grande dono di vedere con i miei occhi cos'e' la vita in un Paese del Sud del Mondo, di guardare in faccia la poverta' vera, dove l'abbandono, la solitudine, la fragilita', il dolore assumono proporzioni inquantificabili. Incrociando ogni giorno, per le strade del quartiere El Salvador e nell' Asilo, lo sguardo sofferente di tanta gente sempre pronta comunque ad accennare un sorriso, sincero e spontaneo, ho iniziato a riflettere sul senso e sul valore della vita. Spesso, soprattutto a fine giornata, mi capita di ripensare alle persone che ho incontarto e alle loro storie. Ripenso a Patty, una signora affetta da demenza senile che, con occhi smarriti, puntualmente, mi domanda il nome e da dove provenga; a Dora che da molto tempo si trova, sola, in un letto di terapia intensiva, in un centro che stenta a garantire un aiuto dignitoso ai suoi pazienti; ripenso a tutte le donne che incontro ogni giorno grazie al progetto delle Nazioni Unite e che sono vittime di violenza psichica e fisica in un paese difficile,´pieno di contraddizioni, in cui si fa fatica a sopravvivere. 








La verita' e' che continuo a domandarmi perche' esista cosi' tanto dolore nel mondo. E' cosi' tanta la sofferenza che mi circonda che mi accorgo di essere davvero incapace di dare quell'aiuto che pensavo, prima di partire, di poter donare. 

Cecilia Caldarola V BSU

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