Antonio Maggio volontario presso le Nazioni Unite di Lima

Lima, 26 luglio 2019

Dal giorno 23 luglio noi volontari Giorgia, Samuele e Antonio abbiamo iniziato le nostre attivita' per un progetto delle Nazioni Unite - Eba Lomas - in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente del Perù. 
Le nostre prime due giornate, dopo essere giunti in taxi all’edificio principale delle Nazioni Unite nel distretto benestante di Miraflores, hanno avuto inizio con degli incontri formativi presso una sala di riunione dell’ingegnere ambientale Giannina Vela, una giovane carismatica, piena di passione e di entusiasmo. E' stata lei a presentarci il progetto con due lezioni interessanti e molto coinvolgenti che per nulla ci hanno annoiato, anzi, hanno suscitato in noi una fame insaziabile di curiosità.
Il progetto Eba Lomas nasce per la conservazione, gestione e riqualificazione delle colline Lomas, ecosistema unico al mondo: si tratta di colline del territorio metropolitano di LIMA con clima molto umido e con frequenti precipitazioni ma di bassa intensità, originate dall’evaporazione delle acque oceaniche peruviane. L’umidità può raggiungere anche il 100%; le colline sono piene di vegetazione in inverno e aride in estate. Con una flora e fauna unica, il territorio è minacciato dall’invasiva e spietata urbanizzazione che determina la costruzione di baracche in mattoni, cemento e lamiere, case per la popolazione più debole e povera della città. 


Nel nostro terzo giorno, assieme ad un team nazionale ed internazionale di volontari abbiamo raggiunto le Lomas di Amancaes, attraversando un quartiere sovrappopolato e degradato.


Successivamente abbiamo camminato assieme ai volontari lungo le nebbiose e umide Lomas, la meraviglia della natura incontaminata e pura, con i suoi suoni e colori, contrasta con la vorace ombra dell’incontrollata espansione urbanistica. Ogni volontario ha poi piantato quattro semi di una patata locale nel territorio assegnato: è stato straordinario vedere come tante persone di luoghi e vite diverse abbiano collaborato, parlato e riso assieme uniti dall’amore per la natura e per l’uomo. Nella strada per il ritorno, tra lamiere arrugginite e fanghiglia, è stato poi toccante vedere dei bambini, piccoli e innocenti, giocare con delle bambole di pezza, consumate, su una casetta alta, di fronte all’immensità della città. Tre operai, bisognosi di acqua e cibo ci hanno ringraziato per il nostro aiuto: il loro sguardo, il loro sorriso, la loro gratitudine ci ha riempiti di gioia, di luce: perché non si splende solo di luce propria, ma anche di quella degli altri. 


Il nostro quarto giorno ci ha visti alle prese con un lavoro di serra nella lomas di Carabayllo : dopo un’intensa camminata tra le rocce, i fiori e i cinguettii degli uccellini, siamo giunti al nostro luogo di lavoro. Abbiamo isolato alcuni germogli da una parte del terreno infettato da funghi: questi germogli saranno ripiantati successivamente in terreni adatti per la crescita. Il lavoro, stancante, è stato ricompensato dalla soddisfazione degli operatori che ci hanno seguito ed anche dalla  soddisfazione nostra personale, contenti di aver contribuito alla salvaguardia di un ecosistema che, parrà strano, è anche il nostro. Noi siamo pieni di carica e aspettative per le giornate future, sapendo apprezzare ogni cosa, ogni persona ed ogni luogo, per sentirci felici e vivi. 

Antonio Maggio IV ACL











Commenti